Difficoltà di digestione: sintomi, cause e rimedi

La difficoltà di digestione, più correttamente chiamata “dispepsia”, spesso viene descritta semplicemente come mal di stomaco, o indigestione.


Si tratta di un disturbo funzionale, ovvero di una condizione medica alla base della quale non c’è una causa organica, un danno anatomico riscontrabile, ma alterazioni del funzionamento dei sistemi dell’organismo. I disturbi funzionali sono fenomeni comuni ma complessi. I nostri organi, infatti, sono connessi tra di loro, e questi disturbi possono interessare proprio le interazioni tra diversi organi, apparati e tessuti, dando luogo a sintomi multipli e variabili.


Già da queste prime informazioni possiamo comprendere come ciò che crediamo essere una semplice “cattiva digestione”, sia in realtà un disturbo meno trascurabile di quanto si creda.

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Cattiva digestione: quali sono i sintomi della dispepsia

Possono manifestarsi occasionalmente (quando si mangia più del solito, o a quel pranzo di lavoro particolarmente stressante) o essere una costante nelle nostre vite. A prescindere dalla frequenza con cui si manifestano, i sintomi sono diversi a seconda del tipo di dispepsia di cui soffriamo. Spesso si sente parlare di dispepsia nervosa, o di altre tipologie, in realtà i tipi di dispepsia riconosciuti clinicamente sono due:

 

  • EPS (Epigastric Pain Syndrome, ovvero Sindrome da Dolore Epigastrico). È caratterizzata da dolore epigastrico e/o bruciore alla “bocca dello stomaco” e dietro lo sterno (pirosi), che può manifestarsi sia a digiuno che dopo il pasto.
  • PDS (Postprandial Distress Syndrome, ovvero Sindrome da Distress Post-prandiale). I sintomi sono: sensazione di pienezza, pesantezza, sazietà precoce, come se la permanenza del cibo nello stomaco fosse particolarmente prolungata. Si può manifestare anche con gonfiore addominale alto, nausea o eruttazione.

Questi sintomi possono condizionare le nostre giornate: si tenderà a mangiare poco e solo alcuni cibi, a rifiutare inviti a pranzi e cene, non ci si sentirà liberi di mangiare ciò che si vuole, la sensazione di gonfiore e pesantezza possono metterci a disagio, e delle belle giornate potrebbero chiudersi con “l’amaro in bocca”.

Le cause della dispepsia

Ma perché facciamo fatica a digerire? Da cosa dipende la dispepsia? Molte possono essere le cause, tra cui:

  • Fattori genetici e psicologici
  • Rallentata motilità gastrointestinale
  • Ipersensibilità viscerale
  • Infiammazione della mucosa dello stomaco
  • Sovrappeso e obesità
  • Gravidanza
  • Stile di vita e abitudini non adeguate: stress, sedentarietà, mangiare velocemente, fare pasti troppo abbondanti, nutrizione scorretta.

A questo proposito esistono degli alimenti che possono aggravare la situazione, e chi soffre di dispepsia dovrebbe evitarli:

  • Caffè
  • Bevande gassate
  • Alimenti ricchi di grassi e fritti
  • Farine raffinate.

È bene anche tenere in considerazione, però, che la reazione agli alimenti in caso di dispepsia è molto soggettiva, pertanto ciascuno, con l’esperienza, capirà a quali alimenti prestare più attenzione.

Le cause della dispepsia​

Rimedi contro la dispepsia

La prevenzione e il trattamento della dispepsia possono iniziare dalla tavola e dalle abitudini alimentari.

È consigliabile:

  • Perdere peso se si è sovrappeso o obesi
  • Mangiare lentamente
  • Fare pasti piccoli e frequenti
  • Cuocere al vapore, alla piastra o al forno
  • Preferire alimenti facili da digerire come: pesce, formaggi freschi, cereali integrali.

Queste raccomandazioni, se pur fondamentali, in alcune condizioni possono non bastare. Può essere utile trattare la dispepsia con prodotti adeguati alla problematica. In ogni caso, se il disturbo ricorre frequentemente ti consigliamo di rivolgerti ad un professionista della salute per comprendere quale approccio possa essere il più adeguato alla condizione.

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